mercoledì 6 aprile 2016

DAIQUIRI – Un cokctail cubano creato da un’americano


    Una delle notizie più rilevanti di questi giorni è quella del riavvicinamento di USA e CUBA. Una svolta storica  che mi ha fatto tornare in mente la storia di un cocktail nato quando americani e cubani andavano ancora a braccetto.
    Agli inizi degli anni 2000, durante i primi anni della mia carriera dietro al banco, in uno dei viaggi a Londra in giro per cocktail bar, mi sono imbattuto in una variante del Daiquiri che aveva come base un rum lavorato artigianalmente con bacche di vaniglia in infusione servito con ghiaccio e presentato come specialità della casa. Da allora ho assaggiato centinaia di Daiquiri preparati da barman dietro i banconi di cocktail bar sparsi per l’Europa, con piccolissime ma fondamentali differenze tra loro, tantissime varianti e twist, e resta uno dei miei drink preferiti, soprattutto nella sua formula originale anche definita “Natural Daiquiri”,  per differenziarlo dalle centinaia di Daiquiri a tutti i frutti immaginabili o dai frozen (con ghiaccio frullato) cosi in voga negli ultimi decenni.
L’origine del Daiquiri probabilmente è legata al Canchanchara, una mistura cubana dell’ ‘800 composta di rum, miele, limone e acqua, ma la sua ricetta come la conosciamo oggi è attribuita a Jennigs Stockton Cox, un ingegnere americano.
     Alla fine del 1800 gli americani iniziarono ad estrarre il ferro dalle miniere cubane e Cox era un ingegnere che guidava una delle prime spedizioni esplorative sull’isola. Con il suo team lavorò per molto tempo nella zona dove si trova la piccola cittadina di Daiquiri e in quel periodo creò questo favoloso drink.
     A quel tempo gli ingegneri americani a Cuba percepivano ottimi stipendi oltre a porzioni giornaliere di tabacco e rum locale, per incentivarli a lasciare casa e partecipare all’avventurosa corsa alla ricerca di nuovi giacimenti. I locali aggiungevano, nei loro caffè a fine turno, del rum e fu cosi che anche Cox cominciò a sperimentare. Dai racconti della pro nipote di Cox, lui era solito intrattenere gli ospiti connazionali servendogli del gin portato dagli Stati Uniti. Ma quando le scorte furono finite cominciò a servire del rum e per renderlo più gradevole lo miscelava con zucchero e limone.
    Ci sono altre testimonianze in libri su Cuba, di inizio secolo scorso, che citano tra le abitudini degli americani sull’isola, a Santiago, quella di bere già al mattino nel bar più importante della città tre o quattro di queste bevande,  prima di iniziare i turni di lavoro nelle miniere a Daiquiri. E a quanto pare, proprio in quel bar a Santiago, lo stesso Cox interpellando altri colleghi chiese come dovessero chiamare il drink. Fu cosi che decisero di dargli il nome della cittadina dove passavano la maggioranza del loro tempo in miniera.
    Il Daiquiri è stato poi introdotto negli Stati Uniti da un generale dell’esercito americano di stanza a Cuba che lo fece inserire tra i drink del Army & Navy Club di Washington DC che riporta a tutt’oggi una targa, nella loro Daiquiri Lounge, in ricordo della storia di questo cocktail.
    In una delle pagine del diario di Cox  è riportata la ricetta come fatta all’epoca:
“Daiquiri
Succo di sei limoni
6 cucchiai di zucchero
6 tazze di Rum Bacardi ‘Carta Blanca’
2 piccole tazze di acqua minerale
aggiungere ghiaccio a pezzi e agitare vigorosamente
filtrare nel bicchiere, può essere servito con del ghiaccio”

     Da noi all’Alchemie lo prepariamo con succo di lime e non di limone, anche perché se è vero che Cox usa la parola inglese “lemon”, è anche vero che quelli che i cubani chiamano “limon” sono dei lime e i limoni come crescono in Italia li sono praticamente sconosciuti. Potreste inoltre assaggiare un Daiquiri davvero speciale provandolo con una porzione di Bacardi Carta Blanca che l’azienda ha riproposto in tiratura limitata che  replica la ricetta dell’inizio del ‘900.

Ricetta
6 cl Bacardi Superior
3 cl Succo di lime spremuto fresco
2,5 cl Sciroppo di Zucchero
Agitare con ghiaccio e servire filtrando il ghiaccio in una coppa ghiacciata
Decorare con un fettina di lime sul bordo del bicchiere

Salute!

giovedì 23 luglio 2009

Tales of Cocktail 2009 - I Vincitori

World’s Best Drinks Selection
Criteria: A venue stocking an outstanding range of spirits and liqueurs. The judges will favor discernment as well as sheer numbers of bottles stocked.

The Merchant Hotel, Belfast
Le Lion Bar de Paris, Hamburg
ZigZag Café, Seattle

Best American Cocktail Bar
Criteria: This award recognizes the influence on cocktail trends within the United States and seeks to award the country’s best cocktail bar.

Death & Co, NYC
PDT, NYC
Pegu Club, NYC

World’s Best Cocktail Bar
Criteria: Only truly world-class bars will be considered for this illustrious title. Some bars attain worldwide recognition and this award recognizes the very best of the best.

Door 74, Amsterdam
High Five Bar, Tokyo
PDT, NYC
Pegu Club, NYC

World’s Best New Cocktail Bar
Criteria: Only bars which opened after 1st March 2008 may be nominated. This award aims to reward new creativity and ideas as well as well executed drinks.

Clover Club, Brooklyn
Drink, Boston
Quo Vadis, London

World’s Best Hotel Bar
Criteria: The classic ‘American Bar’ played an important role in the history and development of cocktail culture. The judges are looking for hotel bars, which uphold this tradition (but are not necessarily old) and offer five-star service and consistently well-made drinks.

Dukes, London
The Connaught, London
The Merchant Hotel, Belfast

American Bartender of the Year
Criteria: From Jerry Thomas onwards, American bartenders have been amongst the most influential on drinks styles and cocktail culture in general. This award seeks to recognize the most influential American bartender today. The winner should be proficient at making all recognized classic drinks and also have created contemporary cocktails, which have been copied by his/her peers.

Audrey Saunders
James Meehan
Phil Ward

International Bartender of the Year
Criteria: The absolute best drinks mixer in the world. The winner must have received international recognition of their work with their own recipes crossing borders to appear on cocktail menus in numerous countries. (US citizens are not excluded.)

Agostino Perrone
Charles Vexenat
Tony Conigliaro

Best New Cocktail/Bartending Book
Criteria: The best book published in 2008 regarding cocktails, liquor, and bars, bar design or bartending in general. New editions of existing works may also be nominated.

Cocktails Made Easy – Simon Difford
Mud Puddle Books – Greg Boehm
The Essential Cocktail – Dale DeGroff

Best Cocktail Writing
Criteria: Great journalism is one of the best ways to communicate to the general public the value and significance of great cocktails and related products. This award is for any non-book journalism (Magazine, Newspaper, Website, etc) that promotes bars, bartender, or cocktails in general.

Camper English
Dave Wondrich
Gary Regan
Jared Brown & Anistatia Miller

Best New Product
Criteria: This is awarded to what the judges consider to be the best new cocktail ingredient (spirit, liqueur, syrup or juice) or piece of cocktail equipment (muddler, shaker etc.). To qualify products must be on general retail sale in at least three US states.

Angostura Orange Bitters
Bols Genever
Ocho

World’s Best Cocktail Menu
Criteria: The judges seek to reward innovative and thirst inducing cocktail menus. Both the design and content will be considered.

Hawksmoor, London
Le Lion Bar de Paris, Hamburg
Merchant Hotel, Belfast

Best American Brand Ambassador
Criteria: An award, which recognizes the importance of personality in the promotion of drinks brands across America.

Jacques Bezuidenhout, Partida
Julio Bermejo, Tequila
Simon Ford, Plymouth

mercoledì 1 luglio 2009

Tanqueray N° Ten

Tanqueray N°Ten è stato il primo Gin ad uscire dagli schemi classici della produzione di questo antichissimo distillato. Per la prima volta venivano usati nella distillazione di un gin, bothanicals diversi da quelli che comunemente troviamo nelle ricette dei classici London Dry Gin e per di più freschi e non essiccati (bucce di lime, arance e pompelmi freschi), e viene dato al ginepro un ruolo meno predominante nel boquet. Da allora altri hanno seguito questa strada dando origine ad una nuova catalogazione: i New Western Dry Gin. E' il caso di Miller's, Hendrick's, Cittadelle, ed altri prodotti che confermano che la strada intrapresa da Tanqueray era quella giusta. E' la rinascita del gin, che per un lungo periodo era stato un pò offuscato dall'ascesa della vodka, ma che oggi, sopratutto per gli amanti dei cocktail, torna alla ribalta con questi prodotti da top shelf.
Tanqueary N°Ten è sicuramente un Gin eccezionale e per questo sono stato felice di accettare la richiesta fattami da Diageo Italia di creare per loro due ricette inedite per la campagna d marketing dell'estate 2009.

English Summer è un cocktail fresco e dissetante, da bere nei caldi pomeriggi estivi. L'idea era quella di utilizzare del cetriolo, ma non come elemento predominante, così ho scelto l'abbinamento con la mela verde, il cui succo è fresco, leggermente acido e si sposa perfettamente con il cetriolo. I succhi di limone e pompelmo aiutano ad enfatizzare le note agrumate di T.Ten, e il tocco di soda finale rende il tutto più stuzzicante.

  • 40ml Tanqueray N°Ten
  • 25ml sciroppo di zucchero (1:1)
  • 15ml succo di limone appena spremuto
  • 20ml succo di pompelmo appena spremuto
  • 2 fette di cetriolo
  • 2 fette di mela verde
Pestare la mela e il cetriolo con lo sciroppo in un mixing glass, aggiungere gli altri ingredienti eccetto la soda e il ghiaccio. Shekerare e filtrare con l'aiuto di un passino in un bicchiere da collins pieno di ghiaccio. Colmare con la soda e decorare con un fetta di cetriolo tagliato per il verso lungo.



Oracle è un cocktail dal profilo più aggressivo e impegnativo, che vi regalerà delle sensazioni fantastiche. Il nome vuole ricordare gli oracoli che gli antichi romani interpellavano per conoscere il loro futuro. Mi sono venuti in mente i romani quando ho deciso che per questo cocktail avrei utilizzato delle erbe e in particlare la rucola. Infatti la rucola era ben nota già a quei tempi, infatti era diffusamente utilizzata in cucina e ne venivano enfatizzate le proprietà afrodisiache. L'altra particolarità è l'utilizzo del limone in tutte le sue declinazioni: le foglie (pestate con la rucola, cedono il profumo ma non l'acidità), le bucce (usate per ottenere il limoncello) e il succo spremuto fresco. T.Ten fa il resto. Il risultato è spettacolare, un drink che lascia stupiti al primo sorso e che si fa amare dal secondo. 

  • 50ml Tanqueray N°Ten
  • 20ml sciroppo di zucchero
  • 5ml limoncello
  • 15ml succo di limone appena spremuto
  • 2 dash di Angostura orange bitter
  • 6-8 foglie di rucola
  • 4-6 foglie di limone
Pestare energicamente la rucola e le foglie di limone con lo sciroppo in un mixing glass. Aggiungere gli altri ingredienti e il ghiaccio, shakerare e filtare con l'aiuto di un passino in una coppa cocktail ghiacciata. Decorare con una foglia di limone.

sabato 9 maggio 2009

Alchemie del Gusto ft. Igles Corelli

Martedì 12 Maggio, qui all'Alchemie Cocktail Bar secondo appuntamento con Le Alchemie del Gusto. Igles Corelli sarà il protagonista della serata. Il gran maestro della cucina d'autore che ha contribuito a fondare, con il suo talento straordinario, l'avanguardia gastronomica italiana. La sua fama internazionale risale agli anni '80, quando, giovanissimo, guidò la cucina del ristorante Il Trigabolo di Argenta (2 stelle Michelin), considerato dai critici uno dei migliori in Italia. Le sue ricette sono entrate nel gotha dei classici, e oggi Corelli è il patron della Locanda della Tamerice, ritrovo per appassionati di ogni parte del mondo, immerso nell'oasi faunistica della valle di Ostellato ai margini del Parco del Delta del Po. 
In abbinamento ai piatti preparati dallo Chef, ci sarranno 4 cocktail storici, da me leggermente rivisitati per sposarsi perfettamente con i sapori del cibo.
Veniamo al menù:

Mousse di ortica con gelato di burrata e caviale di fragola -- Champagne Billecart Salmon Brut
Tramezzino con patè di frattaglie di coniglio, mango e insalatina -- Mango French 75
Lasagna croccante con ragù di coniglio da fossa ischiatano -- Timo Rum Manhattan
Germano Reale -- Rabarbaro Pisco Sour
Pre dessert al finocchietto
Latte bruleè aromatizzato al caffè con caramello all'anice -- Coffeè Absinthe Frappè

Ecco le ricette dei cocktail prorposti:

Mango French 75
Martin Miller's Gin, sciroppo di mango, succo di limone, Champagne Billecart Salmon Brut
Una leggera variante del classico 75 dove al posto del semplice sciroppo di zucchero ho usato uno uno sciroppo fatto da me con mango freco messo in infusione nello sciroppo.

Timo Rum Manhattan
Timo, Rum Matusalem Gran Reserva, Vermouth Rosso Carpano Antica Formula
Un manhattan, leggermente più fresco del classico col whisky, preparato con del timo fresco.  Il timo lega perfettamente con le erbe del carpano ed esalta il sugo con cui viene cucinato il coniglio.

Rabarbaro Pisco Sour
Pisco Capel, Zucchero, limone, bianco d'uovo, liquore al rabarbaro
Tutto invariato rispetto alla preparazione dello storico drink bevuto a San Francisco già nell'800. Quello che cambia è l'aromatizzazione del cocktail. Invece del Peychaud Bitter, viene nebulizzato sulla superfice del drink il liquore al rabarbaro. Perfetto nell'abinamento con un piatto di cacciagione e le erbe usate nella cottura.

Coffeè Absinthe Frappè
Assenzio La Feè, zucchero, panna, liquore al caffè
Un cocktail che era di moda all'inizio del secolo scorso negli Stati Uniti, che ha contribuito a diffondere l'assenzio oltre oceano. Diventa parte integrante del dessert richiamandone e integrandone i sapori.

Per info info@alchemie.it

mercoledì 1 aprile 2009

Class Magazine


L'esperto inglese di cocktail, Simon Difford, curatore della famosa Cocktail Guide che quest'anno è orami alla sua ottava edizione (uscirà a giugno) con oltre 2600 cocktail recensiti, ha riacquistato la rivista Class Magazine che otto anni fa aveva ceduto alla William Reed Publishing. In una newsletter inviata oggi ha annunciato la nascita di questo nuovo progetto edtoriale, che si augura di poter portare avanti meglio di prima viste le conoscenze e le esperienze maturate nel settore negli ultimi anni. Simon fondò la rivista Class nel 1997 per poi cederla nel 2001 per dedicarsi al suo progetto editoriale "The Cocktail Guide". Già a quel tempo Class era un punto di riferimento per il bar business inglese e sicuramente da grande esperto e conoscitore del settore, Mr. Difford riporterà la rivista ai massimi livelli.


venerdì 13 febbraio 2009

Calendario Eventi

Ecco un'agenda dei prossimi eventi relativi al mondo del bar in giro per il mondo.


Venuez 09 - Amsterdam (NL) - 31 Marzo, 1 Aprile 2009

Cocktails & Spirits - Parigi (FR) - 10, 11 Maggio 2009

BarShow - New York (USA) - 14,15 Giugno 2009

BarShow 09 - Londra (UK) - 23,24 Giugno 2009

Tales of the Cocktail - New Orleans (USA) - 8, 12 Luglio 2009

Bar Convent Berlin  - Berlino (DE) - 5, 6 Ottobre 2009

lunedì 9 febbraio 2009

I Magnifici 7


La divisione luxury della più grande multinazionale del settore alcolici, Diageo, ha lanciato una competizione per trovare il miglior bartender del mondo: The World Class Bartender Competition.
I partecipanti saranno giudicati secondo criteri molto restrittivi, e il vincitore sarà scelto da una giuria che include Il famoso Chef inglese Marco Pierre White e uno dei più rinomati esperti di cocktail Dale De Groff.
La competizione si svilupperà attraverso 26 paesi su tutto il globo: Europa, Medio Oriente, Africa, Stati Uniti, America Latina, Australia ed Est asiatico.
I vincitori da ogni paese si scontreranno nella finalissima di Londra a Giugno 2009, in cui dovranno presentare i propri cocktail dimostrando la loro bravura sotto scrutinio di una giuria di esperti. Il vincitore globale e quindi il Miglior Bartender del Mondo avrà la possibilità di pubblicare il proprio libro sui cocktail in collaborazione con Diageo Reserve.
Per pubblicizzare la World Class Bartender Competition, Diageo Reserve, ha messo insieme sette tra i più grandi professionisti e esperti del settore:
Gary Regan, Angus Winchester, Simon Difford, Hidetsugu Ueno, Jamie Walker, Michael Menegos, e Peter Dorelli.
In uno studio di Londra hanno realizzato un video eccezionale per la campagna pubblicitaria sul web, intitolato I Magnifici Sette.

Per vedere il video e saperne di più dei magnifici 7:  themagnificentsevenblog.com




Buona visione.

P.s. L'immagine dei magnifici 7 è la locandina originale del film "The Magnificent Seven" (1969) modificata da Charyl Charming curatrice del blog Charming Cocktails, che ringrazio per la disponibilità.